E’ un visionario ed ideale itinerario esplorativo quello che conduce Stella Jean alla creazione della collezione
autunno/inverno 2013 – 2014.
Un percorso di ricerca che attraversa i continenti, partendo dall’ossimoro volontario delle fantasie lineari e
delle strutture sartorialieuropee, vistando i luoghi della cultura amerindia, per spingersi poi verso le coste
d’Africa e per perdersi infine nello sterminato deserto del Gobi.
Un viaggio scevro di convenzioni, che trae spunto dagli sbalorditivi metissagesd’avanguardia radicati nelle
civiltà incontrate.
Pesanti e caratteristici jacquard andini avvolgono novelle e inconsapevoli paladine della salvaguardia delle
civiltà pre-colombiane, la cui femminilità viene esaltata dalle gonne arricciate in vita.
I lunghi e morbidi cappotti foderati di (eco) pelliccia di ispirazione Navaho ci accompagnano nella lunga
traversata transoceanica che riconduce alle coste africane tanto amate dalla stilista, per accendere
l’inverno con gli esuberanti colori delle tradizionali stoffe wax. Peculiari cappelli di aristocratico e mannish
sapore britannico, come la bombetta, sono abbinati ai foulards dai colori vibranti portati dalle signore delle
Ande.
Il viaggio continua alle volte dell’Asia e delle sconfinate distese del deserto del Gobi: il contatto con le culture
mongole ispira i tagli asimmetrici delle camicie e dei caban, mentre suggestive sovrapposizioni di stoffe
giocano con i diversi pesi dei colori. Il risultato è una perfetta mappatura estetica, in cui la steppa diviene
fonte di una sensibilissima raffinatezza e di un magistrale equilibrismo cromatico.
Anche i bijoux testimoniano l’esplorazione dei confinigeoculturali: l’accostamento degli elaborati capolavori
dell’oreficeria pre-industriale delle comunità amerindie e della raffinata gioielleria dei coloni europei,
rappresenta il tentativo di realizzare una contro- colonizzazione estetica in cui emergano,pur
senzacontaminazione e rischio di fusione, i tratti distintivi delle differenti civiltà.
Una collezione che persegue l’audace intento di raggiungere una comunione di ricchezze culturali e di
costumi, al fine di sintetizzare e superarepassaggi storici talvolta non facili. Le radici e le tradizioni
extraeuropee hanno resistito ad ogni tentativo di distruzione e, nel loro corso evolutivo, rappresentano una
fonte inesauribile di ispirazione, pronte ad insegnare all’Occidente i propri colori e sfaccettature, imparando a
propria volta a conoscere e ad amare le forme europee.
La collezione FW 2013 2014 vuole dunque ribadire che le uniche frontiere invalicabili sono quelle della mente,
la quale racchiude in sé lo spazio necessario per accogliere e conoscere tutte le civiltà del mondo. Una
visione che, letta in chiave estetica, si traduce in una capacità e in una chance di abbinamento totale e
trasversale.