Altaroma 2017: la primavera di Renato Balestra

Pomposa, elegante, variopinta la donna “Primavera” di Renato Balestra S/S2017, ella sfila come una piuma sulla passerella, come se stesse davvero calpestando un manto di fiori. Appare leggera in tutto il suo plissè, che drappeggia e rifinisce gli abiti, dà loro panneggio e li cadenza; sospinta dalla forza di Zefiro (o Favonio, vento primaverile) che feconda Flora e dà nuova vita alla terra. Potremmo usare le stesse parole di Vasari per la Primavera di Botticelli: “un’altra Venere che le Grazie la fioriscono, dinotando la Primavera”.

Trenta abiti in tutto, da cocktail e da sera. Fra i capelli fiori di seta; i colori della tavolozza sono pastello: a primeggiare è il glicine, ma ci sono anche i toni del rosa, il turchese e il giallo chiarissimo. Dettagli che fanno la differenza: è il caso del plissè che circonda le forme, i ricami nascosti sotto le diafanità dei tessuti leggeri, il tulle di ruches che dà consistenza, la trasparenza a contrasto con l’allegro colore turchese, onde che si rincorrono e giocano su tutta la superficie dell’abito, estensioni lucide a stampe floreali – realizzate con tanta dovizia da ricordare la Naturalis Historia di Plinio.

Chiude la collezione una sposa magnificamente classica, di squisito chiffon.

Alla sfilata ha preso parte anche il Sindaco di Roma Virgina Raggi – che ha confessato di trovarsi alla sua prima sfilata e che ha consegnato allo stilista la medaglia del Natale di Roma per il sessantesimo anniversario del gemellaggio Roma-Parigi.


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