Oltre il limite, dell’amore e di altri sogni

Tantissimi i pellegrini che sabato pomeriggio hanno partecipato al concerto “Oltre il limite” in programma per il Giubileo degli ammalati e delle persone disabili. Cornice dell’evento sono stati i giardini di Castel Sant’Angelo.

Al timone della manifestazione, organizzata dall’U.N.I.T.A.L.S.I., il bravo Rudy Zerbi coadiuvato da una altrettanto brava e bella Annalisa Minetti, atleta e cantante affermata. Per l’occasione sono state allestite anche le “Tende della misericordia”: un piccolo villaggio di realtà pastorali e associazioni di volontariato che hanno condiviso la loro esperienza nel mondo della malattia e delle persone con disabilità, protagoniste assolute dello spettacolo.

Ad aprire il concerto la Banda dell’Arma dei Carabinieri e il “Coro Amoris Laetitia” che ha intonato l’inno del Giubileo, arricchito dalla performance di giovani ballerine. Prima di entrare nel vivo dello spettacolo: il saluto del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha sottolineato come “noi siamo più della nostra malattia” ricordando anche il costante impegno del governo per “includere, curare, integrare” tutte le persone che ne hanno più bisogno; e il ringraziamento del Mons. Rino Fisichella, Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione a tutti gli interpreti LIS, volontari, accompagnatori e crocerossine che hanno permesso ai presenti di godere appieno dei festeggiamenti tra musica, balli e sorrisi.

Sul palco si sono alternati la campionessa paralimpica Nicole Orlando e il ballerino Stefano Oradei esibendosi sulla scia della loro fortunata esperienza allo show televisivo “Ballando con le stelle”. La giovanissima Orlando ha emozionato tutti con la sua performance dedicata alla nonna venuta a mancare qualche tempo fa. “Voglio trasmettere attraverso la mia femminilità tutte le mie emozioni e quello che provo dentro” così Nicole ci ha spiegato perché si è messa in gioco con il ballo nonostante le sue difficoltà, dando prova di grande coraggio.
Il Mago Silvan ha poi incantato il pubblico con le sue illusioni e i suoi giochi di prestigio. E’ stata successivamente la volta della cantante Alessandra Amoroso che ha interpretato due dei suoi singoli più famosi accompagnata dal “Coro Mani Colorate”, che hanno “segnato” – quindi tradotto – le canzoni nella lingua italiana dei segni.  Il pubblico è esploso di gioia e si è raccolto sotto il palco con l’aiuto delle crocerossine per cantare con la emozionatissima Amoroso.
Lo spettacolo è proseguito con la “Chicco Sband”, un progetto musicale che coinvolge operatori per persone disabili e che ha quindi portato la musicaterapia sul palco; insieme poi si sono esibiti il “Coro Mani Bianche” e il “Coro ci hai dato un Segno”, formati da bambini e ragazzi che hanno “segnato” con le mani una vera e propria coreografia LIS.

Sul palco inoltre la ballerina Simona Atzori che, sulle note del brano “Magnificat” – interpretato da una splendida Mina – ha emozionato il pubblico; l’artista (già ambasciatrice della danza del Giubileo 2000 e che ricordiamo essere anche pittrice, membro dell’Associazione dei Pittori che Dipingono con la Bocca e con il Piede V.D.M.F.K.) ha dichiarato “spero di poter continuare a fare quello che faccio così come lo sto facendo in questo momento. Questo è il mio sogno, e so che con grande determinazione e un fortissimo coraggio potrò continuare a farlo”. La stessa forza e tenacia che si sono lette nelle parole della  campionessa italiana di scherma paralimpica 2016 Beatrice Vio, la quale ha dichiarato: “ho avuto una malattia per la quale solo il 4% delle persone sopravvive. Far parte di questa piccola percentuale è per me davvero una figata”.

 

Chiudono la manifestazione le allieve dell’Accademia Europea Sordi di Laura Santarelli con una originalissima interpretazione del famoso musical “Notre Dame De Paris“. Laura Santerelli, che non vestiva i panni del gobbo Quasimodo – sordo per via delle campane che era costretto a suonare ogni giorno – oramai da anni, insieme alle sue allieve (Esmeralda, il Poeta, il Sacerdote, Clopin il capo dei clandestini e i clandestini) ha regalato al pubblico una performance unica nel suo genere.

E quindi “Oltre il limite”, dell’amore e di altri sogni, è la più profonda lezione che si possa imparare nell’ambito della disabilità. Oltre i limite di una famiglia in cui esiste la disabilità esiste la determinazione e la voglia di valicare amore e sogni. Senza sosta, con la forza e la tenacia. Un valore aggiunto che risiede proprio al di là del limite di ognuno di noi.


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