Veglia

Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore

Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita

Cima Quattro il 23 dicembre 1915

Giuseppe Ungaretti

Era solo per commentare certe immagini di degenerata e degenarante umanità che, nel mese d’agosto, hanno deturpato le prime pagine dei giornali.

Ma se dobbiamo vegliare… che si vegli la civiltà, grazie.


6 risposte a "Veglia"

  1. La tragedia di una guerra in trincea.
    Una guerra che li ha strappati dalla campagna, dal commercio o dalle fabbriche per la conquista di valori che non erano i loro, che non saranno dei loro figli, ma solo dei figli dei loro figli.
    Questa la drammatica realtà di chi combatté nelle Brigate “Catanzaro”, “Brescia”, “Ferrara”, “Pisa” tra il S. Michele e San Martino, di chi morì asfissiato dai gas ungheresi e dalla crudeltà di una guerra senza rispetto per il popolo: 8.000 morti solo quel giorno tra i fanti italiani. 120.000 morti, di tutte le nazionalità per la conquista del S. Michele.
    Oggi quei valori, dopo 5 generazioni, sembravano finalmente e definitivamente acquisiti; ma ce li stiamo giocando con l’egoismo di chi non vuole rinunciare a qualche euro in nome della solidarietà nazionale (quanti fanti meridionali morirono, e senza sapere perché, nella grande guerra?), e di chi spreca i danari pubblici guadagnandoli con nessuna fatica, illecitamente, con attività parassitarie, clientelari o mafiose e camorriste.
    Pochi versi evocano e prevedono quasi cento anni di storia italiana ed il dolore di una nazione, che nata a fatica, sta sprecando, oggi, quel piccolo patrimonio di valori che ha faticosamente acquisito.

  2. Inizialmente pensavo si parlasse della Georgia… sul serio.
    Prima o poi dovrò buttare giù qualche riga sulla “guerra lampo” che ha ucciso centinaia di persone mentre il resto del mondo era intento a guardare le olimpiadi…

  3. Anzi… il nostro commento sulla Georgia.

    La domanda è:

    è possibile che dopo 2 guerre mondiali devastanti come quelle che abbiamo avuto nel secolo scorso possiamo ancora sopportare certe immagini?

    A me hanno sconvolto.

    Mi è sembrato uno spreco di valori.

    Un buttare all’aria alcune importanti consapevolezze.

  4. Pubblicai il 16 agosto (http://www.taninoferri.com/archivionotizie111.html):
    Conflitto Georgia Russia: di chi la responsabilità?
    Sto cercando, nel mio piccolo, di risalire alla responsabilità nel conflitto tra Ossezia-Georgia.
    Per la verità non trovo molto, i giornali tra le righe, pongono in una luce negativa Mosca e la sua politica, così come fanno gli SU, assecondati dagli Stati della UE; ma oggi trovo su “Le Monde”, un’analisi, che la dice lunga: “Moscou est responsable !, par Robert Kagan”. Cominciamo: chi è Robert Kagan? Kagan è uno dei più importanti intellettuali dello schieramento neoconservatore americano, noto in Italia per un libello, pubblicato da Mondadori, nel quale asserisce che “non c’è nulla di sbagliato nel fare qualcosa che vada a beneficio di tutta l’umanità, anche se, in qualche modo, ciò si verifica come effetto secondario”. Beneficio all’umanità come effetto secondario, interessi degli Usa come obiettivo primario. Ora, nel predetto articolo su “Le Monde”, Kagan si pone questo quesisto: “Chi ha fatto cosa per scatenare il conflitto in Ossezia?” Nella risposta paragona la Georgia alla Cecoslovacchia del ’39 e la Russia alla Germania nazista, dicendosi che la responsabilità apparente è della Georgia, ma quella sostanziale della Russia. Ora contesto questa teoria raffazzonata per dare alla Russia, al Nuovo Impero Russo, come lo chiama lui, forse per spaventarci, la responsabilità della guerra, Il vero responsabile della guerra ha un nome e cognome: George W. Bush. E’ lui che con la chimera dell’ingresso nella NATO, ha spinto la Georgia a p….re fuori dall’orinale. La Georgia ha invaso l’Ossezia, ha prodotto migliaia di profughi e… si aspettava che con la protezione di Bush sarebbe riuscita a ri-annettersi un territorio, i cui cittadini si sono schierati al 98% per l’integrazione alla Russia (se la democrazia ha un valore). Ma attenzione a Bush, questo signore prima della fine dell’anno, quando finirà il suo mandato, potrà fare ancora tanto danno. Pensiamo solo al pericolo dell’allenza con la Polonia (in mano ad un duo di “Maccaroni” revanscisti) e che vuole riempire di missili anticosa? noooo, anti Russia… no. E, secondo lui, Putin cosa deve fare? stare a 90° mentre quello-lì gli para di fronte due dozzine di rampe di lancio nucleari?
    Gli Usa riflettano sul fatto che sono ancora la più grossa potenza militare (ma essere primi o terzi, in un mondo di sconfitti, che differenza fa), ma non sono più la grossa potenza economica, scavalcati dalle enormi potenzialità della Russia.
    Sestri Levante, 16/08/2008

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